La caparbietà dell’uomo piemontese scorre nel mio sangue, insieme alla determinazione che caratterizza questo popolo di vignaioli, pazienti imprenditori e Re. Per questo motivo mi sono appellato a una nobile e popolare espressione nel chiamare la mia azienda “Bugia Nen”, ispirato da un aneddoto emblematico. Il contesto è quello della guerra di secessione austroungarica: durante la battaglia dell’Assietta del 1747, 4.800 soldati austro-piemontesi si trovarono ad affrontare 40.000 nemici francesi. E nonostante il generale Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio chiamasse a raccolta le truppe ripetutamente, il comandante dell’avamposto Paolo Federico Novarina Conte di San Sebastiano si oppose al ritiro, pronunciando la proverbiale frase “Noiàutri i bogioma nen da sì”. Tradotto: “Noi non ci muoviamo da qui”. La risolutezza piemontese divenne così esemplare, complice la sorprendente vittoria di chi era a tutti gli effetti dato per perso. Così sono io, tenace e determinato nei miei propositi, fermo nei miei ideali e paziente: il futuro dell’enologia mondiale passa per il Piemonte e per la Sicilia.

Lì ho investito tutto me stesso.